Il cuore scende in campo per la Mongolfiera è diventato, negli anni, un torneo stimato e apprezzato. Tantissime le amicizie nate, così come il coinvolgimento sempre più attivo di enti ed aziende del territorio bolognese.

Tutto nacque nel 2014 quando Davide De Santis, presidente dell’associazione La Mongolfiera, aveva in programma di organizzare un torneo di calcio invitando le vecchie glorie del Milan. Lo scopo? Nobile e solidale: raccogliere fondi a favore delle famiglie con bambini disabili seguite dall’associazione.

Ben presto si affianca nell’organizzazione anche un gruppetto di avvocati che aderiva già a tornei di beneficenza, Le Toghe nel pallone: “Forte dell’amicizia nata con Davide e del coinvolgimento di Augusto Bonazzi, presidente delle Toghe nel Pallone, partì questa bella iniziativa – spiega Iacopo Annese, avvocato, amico della Mongolfiera e storico bomber del torneo -. Insomma, la prima edizione andò benissimo: al quadrangolare presero parte anche Baresi, Ganz, Eranio… nacque un bel gruppo e fu una serata davvero divertente”. Finita con l’asta di beneficenza nella quale erano stati messi in palio cimeli preziosi: “La maglietta di Messi andò via a duna cifra incredibile, ma era tutto per una buona causa – continua Annese -. Dal quel momento, come spesso accade quando le persone conoscono la Mongolfiera, si è scatenata una generosità contagiosa. Quando la gente vede come opera la Mongolfiera, l’impegno dei volontari, i bisogni delle famiglie aiutate, poi si scatena una solidarietà senza confini. La squadra di avvocati rimase entusiasta fin da subito e così nacque il torneo di primavera, cresciuto negli anni”.

È stato l’inizio di una bella storia, che si è interrotta due anni a causa del Covid ma che ora è tornata a pieno regime. Fin da quel primo evento ha rivestito un ruolo centrale e decisivo Illumia, azienda bolognese, che si è sempre prodigata per sostenere la mission della Mongolfiera. Negli anni sono state coinvolte sempre più squadre ed è diventato un evento partecipato e apprezzato.